LA SCHEDA – JOÃO MÁRIO: DOTI DA ASSISTMAN, RAPIDITÁ E SPINTA COSTANTE PER LA JUVENTUS DI TUDOR
Di Stefano Dentice
Il direttore generale Comolli, in seguito al primo acquisto importante che risponde al nome di Jonathan David, piazza un altro colpo di mercato: João Mário è diventato ufficialmente un calciatore della Juventus. Il nuovo arrivo alla corte della Juve, giunto a titolo definitivo, ha firmato un contratto che lo legherà a Madama fino al 30 giugno 2030.
João Mário Neto Lopes (così all’anagrafe), nato a São João da Madeira il 3 gennaio 2000, è un esterno destro basso da difesa a 4 collocabile anche come quarto di centrocampo a destra o da quinto sempre a metà campo, oppure addirittura da esterno alto a destra in un tridente o da trequartista esterno in un ipotetico 4-2-3-1. In caso di necessità può ricoprire gli stessi ruoli pure sulla corsia opposta. Destro naturale, 1,78 x 73 kg, bravo anche a calciare con il mancino, l’ormai ex giocatore del Porto possiede un bagaglio tecnico di tutto rispetto: tiro potente e preciso anche dai 20-25 metri, facilità nel trovare il fondo per saltare l’uomo grazie a un buonissimo dribbling, servire assist e calibrare cross assai invitanti per i suoi compagni sia col destro che con il sinistro, il tutto abbinato a una notevole velocità soprattutto palla al piede, rappresentano le sue caratteristiche principali.
In fase di non possesso, invece, è molto abile a entrare in tackle per recuperare il pallone e a duellare corpo a corpo con il suo diretto avversario per sradicare la palla, rimpossessarsene e avviare le transizioni positive con qualità, a suon di coast to coast a tutto gas.
In definitiva, un terzino che brilla nelle due fasi, dunque molto utile nell’arricchimento dell’organico di Igor Tudor. Un nuovo elemento che, con la maglia dei Dragões, ha vinto ben nove trofei (con i “grandi”) fra Primeira Liga (due), Coppa di Portogallo (quattro), Supercoppa di Portogallo (due) e Coppa di Lega portoghese (una). A impreziosire il suo palmares, anche la vittoria della Youth League nel 2019.
A scanso di equivoci: non si tratta assolutamente dell’alter ego di Dani Alves, ma nemmeno di un «bidone» come qualche sedicente tifoso juventino, esperto di calcio come l’ex politico Antonio Razzi è esperto di lingua italiana, ha immediatamente sostenuto commentandone l’acquisto.
João Mário è un calciatore di talento, di prospettiva, con evidenti margini di miglioramento. Un giocatore che merita una chance, nella speranza di vederlo crescere in fretta, da tutti i punti di vista, sotto lo sguardo attento di Igor Tudor.



Commenti
Posta un commento