LA SCHEDA – JONATHAN DAVID: CROMOSOMI DEL GOLEADOR, TECNICA E VELOCITÁ AL SERVIZIO DELLA JUVENTUS
Di Stefano Dentice
Dopo l’eliminazione dal Mondiale per Club statunitense, di certo senza rimediare una figura barbina, la Juventus guidata dalla scrivania dal tandem Comolli-Chiellini batte il primo colpo di mercato: Jonathan David è ufficialmente un calciatore della Juve. Il nuovo acquisto della Vecchia Signora, da svincolato, ha siglato un contratto che lo legherà ai colori bianconeri fino al 30 giugno 2030.
Nato a Brooklyn il 14 gennaio 2000, canadese con cittadinanza statunitense, Jonathan David è in grado di giocare indifferentemente da prima punta, seconda punta, trequartista e, all’occorrenza, anche da esterno alto a destra o a sinistra nel 4-3-3 o 3-4-3, oppure in un attacco a due punte, in un modulo con due trequartisti e una punta o con un trequarti alle spalle delle due punte. Ambidestro, 1,78 x 75 kg, dunque dalla buona prestanza fisica, l’ex giocatore del Lille brilla per il suo proverbiale killer instinct davanti al portiere. Abile nel calciare sia di potenza che di precisione, il 25enne nordamericano è in possesso di un’ottima tecnica individuale grazie a cui sguscia in dribbling anche nello stretto e a gran velocità, soprattutto nelle azioni dove parte in progressione parecchio distante dalla porta. Glaciale quando si presenta sul dischetto, David è forte nel gioco aereo, oltre a essere prezioso nel pescare i suoi compagni con assist millimetrici, brillante nel girarsi rapidamente e agilmente spalle alla porta e, sovente, protagonista di finezze da standing ovation.
Insomma, un attaccante completo, moderno, d’importanza vitale per rinforzare il reparto offensivo da mettere a disposizione di Igor Tudor in vista della prossima stagione. Una new entry che, inoltre, porta in dote una Ligue 1 e una Supercoppa francese vinte entrambe nel 2021 con la maglia del Lille. Un parametro zero di lusso che la coppia Comolli-Chiellini ha fatto approdare all’ombra della Mole convinta di alzare sensibilmente il tasso tecnico di una squadra che, senza «se» e senza «ma», necessita di innesti qualitativamente eccellenti.
Ebbene sì, ora è ufficiale: la Juventus ha trovato il suo nuovo 9… e mezzo.



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