Perché Comolli ha scelto Modesto

 


Di Filippo Vagli

Damien Comolli ha scelto François Modesto come direttore tecnico della Juventus per diverse ragioni strategiche e tecniche. Modesto rappresenta una figura moderna e internazionale, con un solido background sia come ex calciatore in Italia (Cagliari) sia come dirigente con esperienze importanti in Grecia (Olympiakos), Inghilterra (Nottingham Forest) e Italia (Monza). La scelta è stata il risultato di un'attenta valutazione tra più candidati, inclusi due ex juventini, Javier Ribalta e Marco Ottolini, ma Modesto è stato preferito per la sua doppia competenza: una profonda conoscenza del mercato italiano e una spiccata sensibilità per l’analisi dei dati applicata al recruiting. Questo mix di scouting tradizionale e approccio moderno basato sui dati è considerato fondamentale da Comolli per rilanciare la competitività della Juventus e sviluppare un ciclo vincente. Inoltre, Modesto è visto come l’uomo giusto per completare l’organigramma dirigenziale bianconero, essendo complementare al profilo di Comolli, che è esperto nell’analisi algoritmica e dei dati. Modesto invece è considerato "l’uomo del campo", capace di valutare giocatori dal vivo e scovare talenti nascosti, qualità che Comolli ritiene strategiche per la nuova Juventus. Infine, Modesto sarà il principale punto di riferimento per l’allenatore Igor Tudor e la squadra fin dal raduno estivo, segnando un chiaro segnale della volontà della società di accelerare la riorganizzazione e dare stabilità all’area tecnica. Comolli ha scelto Modesto per la sua esperienza internazionale, la conoscenza approfondita del calcio italiano, la capacità di integrare scouting tradizionale con analisi dati e per la complementarità con il suo stesso profilo dirigenziale, elementi ritenuti fondamentali per il rilancio della Juventus


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