Sancho, Muani e David: l’attacco poliedrico che Tudor sogna per la Juve.

 


Di Filippo Vagli

La Juventus sta pianificando un restyling tattico e tecnico del proprio attacco per la stagione 2025/2026 sotto la guida di Igor Tudor, con l'obiettivo di costruire un reparto offensivo versatile, dinamico e in grado di garantire concretezza sotto porta. La base del progetto poggia su Jonathan David, appena acquistato a parametro zero, e sul giovane Kenan Yildiz, punto fermo e fulcro creativo incaricato di vestire la maglia numero 10 e agire da seconda punta o trequartista interno, ruolo in cui può offrire sia assist sia inserimenti. La Juve sta lavorando per aggiungere a questa base sia Jadon Sancho che Randal Kolo Muani, due attaccanti con caratteristiche differenti ma complementari. Muani, finalizzatore versatile e abile nell'area di rigore, potrebbe giocare da centravanti di riferimento affiancato da David, più associativo e dinamico, capace di svariare per connettere squadra e attacco. I due, se schierati insieme, sono intercambiabili e possono creare sinergie importanti, dove uno fa da punto di riferimento e l'altro si libera per smarcamenti e iniziative personali. L'inserimento di Sancho, invece, offrirebbe a Tudor un'arma tattica ideale nel suo sistema caratterizzato da un gioco più verticale e con spinta aggressiva sulle fasce. La rapidità e la capacità di dribbling di Sancho si sposano perfettamente con la strategia di sovrapposizione di terzini e quinti, permettendogli di creare superiorità numeriche e di accentrarsi per calciare di sinistro o dialogare strettamente con Yildiz e David. Sancho, pur potendo essere meno incisivo in fase di conclusione partendo da destra, trova nel nuovo sistema libertà di movimento e partecipazione attiva alla manovra offensiva. Tatticamente, dunque, la Juventus 2025/2026 di Tudor potrebbe adottare un modulo flessibile, interpretato sia con due trequartisti dietro un'unica punta che con due attaccanti mobili, con Yildiz come collante creativo. La compatibilità tra David e Muani può garantire un attacco dinamico con un mix ideale di profondità e rifinitura, mentre l’inserimento di Sancho estenderebbe le opzioni sulle fasce, aggiungendo verticalità e capacità di 1v1. Questo assetto permetterebbe anche di sopperire all’eventuale uscita o gestione problematica di Vlahovic, ancora in bilico per questioni contrattuali. Resta comunque un vincolo economico che condiziona il mercato; infatti, l’arrivo simultaneo di Muani e Sancho dipende dalla soluzione della situazione Vlahovic, che oggi blocca la capacità di investimento per l’attacco. La società sta lavorando con Damien Comolli per finalizzare i colpi senza dover partecipare a aste onerose, con la volontà di liberare risorse. Il probabilissimo arrivo anche di Francisco Conceição, in attesa di ufficialità, testimonia poi l'intento di rafforzare il reparto con elementi giovani e tecnicamente dotati. Una Juventus che mira ad allestire un attacco poliedrico, capace di alternare soluzioni basate su David e Yildiz come perni associativi e di manovra, Kolo Muani come finalizzatore centrale dinamico e il duo Sancho - Conceicao come esterni rapidi e incisivi sia nelle sovrapposizioni che nelle accelerazioni. Questa combinazione, strutturata su un calcio verticale e aggressivo e supportata da sovrapposizioni laterali dalla difesa, potrebbe infine fornire a Tudor una squadra in grado di competere ad alto livello nazionale e internazionale, con soluzioni offensive imprevedibili sia in ampiezza sia in profondità. Un'impostazione tattica che rappresenterebbe un chiaro cambio di passo rispetto alla gestione precedente, con un attacco più giovane, rapido ed esplosivo, focalizzato sulla capacità di smarcamento e partecipazione al gioco, come desiderato da Tudor e dal suo staff


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