JUVENTUS, INIZIO STAGIONE PROMETTENTE CON TUDOR: TRA LUCI E OMBRE, IL SOGNO CONTINUA
Di Filippo Vagli
La Juventus
parte con il piede giusto nella prima giornata di campionato, superando un
ostico Parma con un 2-0 che racconta molto della squadra disegnata da mister
Tudor. A brillare in modo particolare è Kenan Yildiz, numero dieci bianconero,
autore di due assist di altissimo livello. Suo il passaggio al miele che
consente a Jonathan David di sbloccare la partita con una conclusione da vero
centravanti: la precisione, la tempistica e la freddezza mostrata dal canadese,
fino a quel momento inghiottito dalla compatta difesa avversaria, incarnano
appieno ciò che si chiede a un bomber. La Juventus si conferma così una
formazione solida, più di quanto si potesse immaginare alla vigilia, grazie a
un lavoro tattico intelligente e rigoroso. Tudor ha saputo ricostruire lo
spirito tipico del club, fondando il suo progetto su ordine e concretezza. Non
a caso, tra le note positive spicca il ritorno di Gleison Bremer, il gigante
difensivo che, con un intervento decisivo su Pellegrino e la sua leadership in
campo, dà sicurezza a tutto il reparto. Il suo contributo è così determinante
da meritare un gol simbolico in classifica cannonieri. Anche in attacco la
Juventus sfoggia due punte: oltre a David, il colpo Vlahovic regala un’altra
rete, che potrebbe essere l’ultima in maglia bianconera o forse no. Le
strategie della dirigenza restano un mistero, ma il risultato sul campo parla
chiaro. Il 2-0 garantito in trasferta è frutto di una politica chiara: rimanere
fedeli a chi sta in rosa e valorizzare i giocatori finché riconoscono un ruolo
e un ingaggio adeguati. Prova ne è l’ingente investimento su Vlahovic dal primo
luglio, con compensi significativi per il serbo e anche per Yildiz,
protagonista con la sua generosità e visione di gioco. Tuttavia, non tutto è
perfetto. Nel gioco della Juventus emergono alcune criticità sulle fasce:
l’inserimento di João Mario viene dosato con attenzione, poiché deve ancora
assimilare i principi difensivi richiesti da Tudor, mentre Cambiaso non appare
ancora completamente in “bolla”, come confermato dal suo gesto sconsiderato di
ieri che quasi certamente gli costerà l’assenza nelle prossime due gare. L’intuizione
di Kalulu esterno destro rappresenta una soluzione da poter utilizzare, ma la
squadra rimane in attesa di ulteriori rinforzi per completare l’organico. Tra
le necessità più evidenti c’è quella di un centravanti capace di gestire meglio
la pressione e le attenzioni serrate delle difese di Serie A, un ruolo che
potrebbero ricoprire ancora Vlahovic o un eventuale nuovo arrivo come Kolo.
Mancano quindi alcuni pezzi importanti per alzare ulteriormente il livello, ma
quello che si è visto a Parma è un gruppo che funziona, con pressing intenso,
pazienza nella fase di costruzione e una chiarezza di idee che fa ben sperare. La
Juventus di Tudor conferma così quanto di buono era emerso nelle amichevoli
contro Borussia e Atalanta, in una partenza che riporta entusiasmo e fiducia
dopo una stagione difficile. Il sogno di un’annata esaltante è tutto ancora da
scrivere, ma la squadra c’è e l’allenatore ha tracciato una strada convincente.
Ora tutto dipenderà dal mercato degli ultimi giorni e dalla capacità di
incidere sul destino di questo nuovo corso bianconero.



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