L’ANALISI – JUVENTUS: BUONE SENSAZIONI AL TERMINE DEL RITIRO TEDESCO
Di Stefano Dentice
Con la meritata vittoria 2-1 al Signal Iduna Park di Dortmund, nel segno di Andrea Cambiaso, protagonista di una doppietta contro il Borussia guidato da Niko Kovač, cala il sipario sul ritiro della Juventus a Herzogenaurach, in terra teutonica.
A due settimane dall’esordio nella nuova stagione con il Parma, all’Allianz Stadium di Torino, filtra un cauto ottimismo in casa Juve. Seppur con diversi e doverosi miglioramenti da apportare, la squadra diretta da Igor Tudor mostra già segnali positivi. La Vecchia Signora, orchestrata dalle sicure e sapienti mani dell’allenatore croato, sta pian piano acquisendo sempre più una sua fisionomia; soprattutto sotto l’aspetto dell’idea di gioco. Madama dimostra di avere una buona personalità, specialmente in fase di possesso, dove i braccetti si sovrappongono sovente in ampiezza e contribuiscono attivamente alla fase offensiva. In fase di non possesso, invece, i bianconeri appaiono molto più compatti rispetto alle precedenti uscite (mondiale per club compreso), senza disdegnare un pressing offensivo, a volte ultraoffensivo, quando necessario. Dunque, si sta verificando una crescita, certamente graduale, che lascia ben sperare per l’immediato futuro.
Poi, in fase di costruzione e nelle transizioni positive, urge migliorare specificatamente nella pulizia delle giocate, ma comunque questo aspetto non desta gravissime preoccupazioni. Anche sul piano fisico e atletico il gruppo sta rispondendo in maniera positiva, tenendo bene il campo per tutti i novanta minuti.
Invece, guardando al mercato in entrata, mancano ancora dei tasselli per far sì che si possa completare definitivamente il puzzle bianconero. Uno dei nomi più caldi per il centrocampo è quello di Morten Hjulmand, ex Lecce e ora allo Sporting Lisbona, calciatore completo, abile nelle due fasi, che sarebbe utilissimo per lo scacchiere tattico di Tudor. Ma le grosse pretese economiche del club portoghese, al momento, fanno tentennare il trio Comolli-Chiellini-Modesto. Focalizzando l’attenzione sull’attacco, Kolo Muani resta sempre l’obiettivo principale visto e considerato, inoltre, che il ragazzo tornerebbe alla Continassa anche con la bici elettrica.
In uscita, bisogna lavorare alacremente per piazzare i cosiddetti «esuberi»: Arthur e Douglas Luiz su tutti. Ma occhi aperti anche sul solito Vlahović, Nico González e Miretti, per il quale l’ex col dente avvelenato, Antonio Conte, ha gli occhi a forma di cuoricini.
Prima del debutto stagionale con il Parma la Juventus dovrà affrontare la Next Gen e l’Atalanta, due impegni importanti che forniranno ulteriori indicazioni. Ma ad oggi, al netto di molti punti interrogativi legati al mercato, il bilancio del rettangolo verde può essere considerato tutto sommato positivo. Il bicchiere, al momento, è mezzo pieno. E presto, molto presto, si spera che diventi pienissimo, traboccante.



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