TUDOR CONFERMA IL 3-4-2-1 COME MODULO BASE. FOCUS SU EQUILIBRIO DIFENSIVO E TRANSIZIONI RAPIDE IN ATTACCO
Di Filippo Vagli
Il tecnico della Juventus, Igor Tudor, anche nella prima sgambata stagionale, quella di sabato 2 agosto contro la Reggiana, ha confermato il suo affidamento sul consolidato modulo 3-4-2-1, rimasto il suo schema di riferimento fin dall'inizio della gestione sulla panchina bianconera. Nonostante i giorni di ritiro in Germania rappresentino un'occasione per lavorare intensamente e testare diverse soluzioni, un eventuale piano B legato al cambio modulo, in questo momento, non rientra nelle sue priorità. Tudor punta a mantenere la solidità difensiva e l'equilibrio tattico offerto dal 3-4-2-1, schema che prevede due mediani di forza e regia, esterni molto dinamici e due trequartisti a sostegno della punta. Le principali innovazioni tattiche che Igor Tudor sta testando con la Juventus durante il ritiro in Germania riguarderanno principalmente:
- Consolidamento e sviluppo del 3-4-2-1 come modulo di base, ma con una grande fluidità nei movimenti e nelle posizioni dei giocatori durante la fase di possesso palla.
- Rotazioni e movimenti dinamici dei centrocampisti, che si allargano e si accentrano a turno per creare spazi intermedi da sfruttare in fase di costruzione del gioco. Ad esempio, giocatori come Manuel Locatelli o Teun Koopmeiners vengono coinvolti in rotazioni con i difensori per garantire continuità nel possesso.
- Ruolo inedito di Francisco Conceição, che si abbassa per costruire gioco partendo da posizioni laterali, evolvendo il suo ruolo da ala tradizionale a un costruttore di gioco più centrale.
- Ampio sfruttamento delle corsie laterali con esterni molto alti per allargare la difesa avversaria e creare opportunità di cross o inserimenti offensivi.
- Meccanismi di equilibrio difensivo con i cosiddetti "braccetti" della difesa che partecipano sia alla fase di copertura che alla costruzione dal basso, in modo da mantenere solidità e garantire riconquiste rapide della palla.
- Transizioni offensive rapide e verticali, che cercano di sfruttare la velocità e il senso del gol delle punte e dei trequartisti per attaccare con efficacia.
Questi elementi puntano alla creazione di un gioco fluido, aggressivo e imprevedibile, mantenendo però un forte focus sulla fase difensiva e un equilibrio generale che Tudor vuole ottimizzare in vista della stagione 2025/2026. Durante le ultime sessioni di allenamento, la squadra ha mostrato alcune flessibilità, soprattutto grazie a giocatori versatili come Joao Mario e Andrea Cambiaso, abili a interpretare più ruoli in campo. Tuttavia, questo non significa una rivoluzione tattica imminente: il tecnico sceglie di non abbandonare il suo modulo base per il momento, preferendo approfondire e perfezionare meccanismi e fase difensiva, anche alla luce di piccoli segnali di allarme emersi nel test con la Reggiana. Il ritiro in Germania, che culminerà con l'amichevole di prestigio contro il Borussia Dortmund, servirà quindi a consolidare il sistema di gioco e a rinforzare le certezze del gruppo, piuttosto che introdurre cambiamenti radicali sul piano tattico. Tudor concentrerà l’attenzione sull'ottimizzazione dell'assetto esistente, senza considerare un cambio modulo come una soluzione attuale, ma mantenendo comunque una preparazione che potrebbe permettere al team maggiore imprevedibilità e capacità di adattamento qualora si rendesse necessario in futuro.



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