ANDREA AGNELLI CHIUDE IL PROCESSO “PRISMA”. UN CAPITOLO SI CONCLUDE, MA IL LEGAME CON LA JUVENTUS RESTA INDISSOLUBILE

 


Di Filippo Vagli

Andrea Agnelli, il Presidente più vincente della storia della Juventus, ha messo la parola fine a una vicenda giudiziaria lunga e delicata, scelta che segna un nuovo inizio nella sua vita e nel destino della società bianconera. Dopo quasi quattro anni di indagini nell’ambito dell’inchiesta “Prisma” sulle presunte plusvalenze fittizie e irregolarità nei conti della Juventus, Agnelli ha scelto la strada del patteggiamento, accettato dal Gup di Roma, che pone fine definitiva al procedimento penale senza riconoscimento di colpa. La decisione, maturata dopo un’attenta riflessione, nasce dalla consapevolezza che il processo avrebbe potuto protrarsi per sette o otto anni ulteriori, sottraendo energie e tempo prezioso sia a lui che al club. Patteggiando la pena sospesa di un anno e otto mesi, Agnelli ha voluto evitare un lungo e incerto limbo giudiziario, confermando però apertamente la propria innocenza e non ammettendo alcuna responsabilità nelle vicende contestate. Una scelta sofferta, ma, secondo l’ex numero uno juventino, la più opportuna per chiudere un capitolo gravoso e permettere alla Juventus di guardare avanti. Nel comunicato diffuso dopo l’ok al patteggiamento, Agnelli ha ribadito il suo profondo amore per la Juventus e per Torino, città alla quale è legato indissolubilmente. Pur stabilendosi ad Amsterdam con la famiglia, dove continuerà i suoi progetti imprenditoriali, ha promesso di seguire con passione ogni partita della sua ex squadra e di rimanere vicino a quel mondo bianconero che resta una parte importante della sua vita. Il futuro di Agnelli appare ora diviso tra la guida della Fondazione Piemontese per l’Oncologia come presidente dell’Istituto di Candiolo e l’impegno nell’ambito della transizione energetica tramite il Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica (FIEE). Tra i progetti futuri non manca però una battaglia ancora aperta: il ricorso al TAR contro la giustizia sportiva italiana, che quest’anno ha raggiunto la Corte di Giustizia Europea per una valutazione di compatibilità tra normativa nazionale e diritto comunitario. Responso, atteso nei primi mesi del 2026, che potrebbe aprire spazi di rivoluzione nel sistema della giustizia sportiva in Italia. Il messaggio di Agnelli si chiude così lasciando aperta una porta sul ritorno in qualche forma al mondo Juventus, non come un programma imminente, ma come una possibilità radicata in un legame emotivo che il tempo non ha scalfito. Una vicenda, quella tra Andrea e la Vecchia Signora che, pur tra dimissioni, battaglie e rumors di ogni tipo, non è dunque ancora finita. Ieri si è ufficialmente concluso un capitolo, ma la storia — con tutte le sue implicazioni sportive, giuridiche ed emotive — continua a vivere nel cuore di tanti tifosi bianconeri, che ricordano con profonda nostalgia gli anni di Andrea Agnelli alla Presidenza di Madama.


Commenti

  1. E speriamo che sia finita del tutto. Dopo FARSOPOLI e le Plusvalenze che la Juve faceva da sola adesso basta. Eccheccazz |||

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