COMOLLI, ZHEGROVA E OPENDA: IL FUTURO È BIANCONERO
Di Filippo Vagli
Le parole pronunciate
dal direttore generale della Juventus, Comolli, in occasione della presentazione
di Zhegrova e Openda hanno confermato la sua autorevolezza nella gestione
sportiva del club. Dichiarazioni quelle del dirigente francese che hanno messo
in luce un grande equilibrio tra chiarezza e fermezza nelle scelte di mercato,
con un occhio attento alla sostenibilità finanziaria e alla competitività sul
campo. Comolli si sta affermando come la figura chiave nella nuova fase del
club, impegnato a trovare l’equilibrio perfetto tra Fair Play finanziario e
risultati sportivi. Sotto la regia di John Elkann, l’obiettivo prioritario è
raggiungere un pareggio di bilancio entro il 2027, procedendo con una gestione
attenta e oculata del mercato. Il manager ex Tolosa ha spiegato con trasparenza
le scelte operate: puntare su operazioni mirate in entrata e uscita, senza
cedere alle pressioni esterne o a richieste esagerate, come dimostrato nel caso
di Vlahovic e Kolo Muani. In particolare, la decisione di mantenere Vlahovic a
Torino ha evitato una risoluzione consensuale che avrebbe indebolito la
squadra. Sul versante del mercato, Comolli ha smentito le accuse di
scorrettezza mosse dal presidente del PSG Al Khelaifi, sottolineando
correttezza e professionalità nelle trattative. Ora tutto è nelle mani del
campo: qualificarsi alla Champions League resta il traguardo minimo, ma l’obiettivo
della Juventus deve essere quello di tornare a lottare per lo scudetto. Un
messaggio chiaro lanciato dallo stesso tecnico Tudor, che più volte ha invitato
a non parlare troppo di obiettivi ma a concretizzarli. Sempre nella conferenza
stampa di ieri, giovedì 11 settembre, i neoacquisti Zhegrova e Openda, si sono
detti entusiasti di vestire la maglia bianconera, pronunciando parole che incarnano
la voglia di rinascita e ambizione del progetto Juventus. Il talentuoso kosovaro,
non ancora disponibile per infortunio, ha mostrato grande motivazione,
definendo il trasferimento a Torino un sogno, nato dal dialogo con Comolli e
Chiellini. Ha rifiutato offerte di club importanti come il Marsiglia per
sposare il progetto bianconero, segno della forza d’attrazione che ancora riscuote
la vecchia Signora. Openda, anch’egli entusiasta, si è presentato come un
attaccante versatile, prediligendo il ruolo di centravanti ma pronto a adattarsi
alle esigenze tattiche. Il suo arrivo apre a scenari nuovi, incluso il
possibile utilizzo di un attacco a due punte. Una Juventus che torna a
respirare aria di rinnovamento e ambizione. La fermezza di Comolli a guida
della società e la voglia di riscatto dei nuovi giocatori sono elementi
essenziali per ricostruire un club competitivo e vincente. I tifosi, stanchi di
vedere gli altri sollevare trofei, stanno trovando una nuova speranza
nell’entusiasmo e nella determinazione che si respirano oggi a Torino. Adesso
non resta che attendere la sentenza definitiva, quella che solo il campo può
emettere con la sua inesorabile verità. Tutti i dubbi, le strategie e le
aspettative troveranno finalmente una risposta concreta attraverso le
prestazioni e i risultati di gioco, che scriveranno il giudizio finale e senza
appello.



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