CORSA SCUDETTO: IL NAPOLI PARTE FAVORITO MA LA JUVE DI TUDOR PUÒ SORPRENDERE TUTTI

 


Di Filippo Vagli

Nessun dubbio sul fatto che in questa stagione il Napoli parta con i favori del pronostico per lo scudetto, ma la Juventus di queste prime tre giornate di campionato sta dimostrando di poter recitare un ruolo da protagonista. La squadra allenata da Antonio Conte, grazie alla competenza del tecnico leccese e ad una rosa di alto livello, è considerata la principale favorita per il tricolore. Tuttavia, i bianconeri di Tudor hanno già mostrato segnali importanti, soprattutto dopo essere a punteggio pieno alla terza giornata, un risultato che non si vedeva dalla stagione 2018-19, l’ultima del primo Allegri. È però troppo presto per etichettare la stagione come un duello esclusivo tra Napoli e Juve. La Juventus, che quest’anno ha intrapreso un percorso di ricostruzione dopo un’ultima stagione assai complicata, non ha bisogno di caricarsi di responsabilità eccessive così prematuramente. Il cambio in panchina da Motta a Tudor del marzo scorso, prima che fosse troppo tardi, ha permesso di agguantare l’ultimo posto utile in Champions League così come il Mondiale per club, malgrado abbia affaticato la squadra, è stato utile sul piano della crescita, sia nel gioco che nella gestione della rosa. Non a caso pare proprio essere il gruppo la vera forza di questa squadra, con i giocatori che sembrano dare anima e corpo per il proprio tecnico. Tra gli aspetti più positivi si distingue inoltre la crescita di Yildiz, che con il passare delle partite assume sempre maggiormente il ruolo di leader, trascinando la squadra con prestazioni da livello mondiale e dando una spinta decisiva ai compagni. Tudor ha dimostrato grande saggezza nel valorizzare giocatori come Kelly e nel gestire con intelligenza Dusan Vlahovic, nonostante quest'ultimo viva ormai da separato in casa, essendo in scadenza di contratto. Ciononostante, la Juve, è ben lungi dall’essere una macchina perfetta. Il centrocampo soffre la mancanza di un regista puro e il tecnico dovrà continuare a lavorare sulla rivitalizzazione di Teun Koopmeiners, che continua ad essere in grande affanno rispetto al potenziale messo in mostra per più stagioni indossando la maglia dall’Atalanta. Non solo: Madama deve risolvere il problema dell’atteggiamento, che è sembrato altalenante nel match contro i nerazzurri, nel quale lunghi momenti senza pressing né riaggressione hanno permesso a Calhanoglu di dominare il gioco dai trenta metri. Una lacuna tattica che Tudor dovrà correggere rapidamente per garantire continuità per tutti i 90 minuti. Con la Champions che riparte domani contro un Borussia Dortmund sempre pericoloso quando gioca in Europa, e il campionato che non concede soste, ogni partita sarà una sfida da tre punti. L’appuntamento Napoli-Juve è ancora lontano, fissato per il 7 dicembre, con quasi due mesi e mezzo per capire se davvero sarà uno scontro diretto decisivo per lo scudetto o solo una tappa di un torneo ancora tutto da decifrare. La stagione è iniziata, e Tudor ha già dimostrato di poter cambiare il volto della sua squadra: ora sarà solo il tempo (e il campo) a dare la sentenza definitiva.

 


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