Jonathan David, la prima punta ancora imprescindibile per Tudor
Di Filippo Vagli
L’avvio di stagione di Jonathan David alla Juventus ha confermato le aspettative altissime che si nutrivano su di lui, ma il percorso del canadese tra le gerarchie offensive di Igor Tudor appare più complesso di quanto una semplice classifica possa suggerire. Nonostante qualche difficoltà tattica e qualche panchina inattesa, David resta il fulcro naturale dell’attacco bianconero e un punto di riferimento irrinunciabile per il tecnico croato.
Un esordio da sogno
Arrivato con il peso di grandi attese, Jonathan David ha subito mostrato di che pasta è fatto. Il primo gol all’esordio in campionato contro il Parma è stato un segnale chiaro di potenzialità da protagonista. Non solo reti però: il suo assist decisivo nel folle e spettacolare Derby d’Italia contro l’Inter, con il perfetto appoggio per il gol di Adzic, ha dimostrato la sua disponibilità anche come uomo assist e regista offensivo momentaneo. Un doppio impatto che aveva fatto sperare in un percorso brillante e lineare.
Le difficoltà tattiche e gli esperimenti
Tuttavia, con il passare delle partite, si sono evidenziate alcune criticità non da poco per David all’interno dei meccanismi di Tudor. L’allenatore ha provato diversi assetti offensivi, spostando il canadese anche nel ruolo di trequartista sul centrodestra, una posizione che il giocatore sembra ancora dover padroneggiare, come dimostrano i limiti negli automatismi e il ritorno di alcune imprecisioni. È chiaro che la sua dimensione migliore rimane quella della prima punta classica, capace di giocare spalle alla porta, far salire la squadra e, soprattutto, di uccidere le partite in area con freddezza e precisione.
Il progetto offensivo di Tudor
Un'idea a cui Tudor sta lavorando è quella di sfruttare la versatilità e la potenza offensiva della Juventus attraverso una linea a due punte supportata da un trequartista di qualità. Il lavoro è ancora in corso e la resa non è immediata, ma la presenza di David è centrale in questa strategia. Nonostante le continue rotazioni obbligate dal calendario fitto, il suo ruolo è saldo e la fiducia dell’allenatore rimane alta.
Verso la sfida contro l’Atalanta
Per la partita con l’Atalanta, il capitolo David si riconferma in primo piano. Con Vlahovic ancora da valutare dopo alcune sostituzioni che ne hanno limitato l’incisività e Openda un enigma tattico ancora da risolvere, il canadese torna previsto come punta centrale titolare. La sua intesa con Yildiz e Conceicao sarà decisiva, soprattutto per giocare di sponda e supportare l’accelerazione di Thuram in fase di rottura delle linee avversarie. David ha una missione chiara: segnare e portare la Juventus verso i risultati che tutti si aspettano da una squadra con ambizioni di vertice.
La verità è che Jonathan David non è mai stato in discussione nel progetto Juventus. Anzi, la sua posizione nelle gerarchie di Tudor resta saldo e pilastro su cui costruire l’attacco bianconero, tra alti e bassi inevitabili all’inizio di una stagione così intensa e piena di sfide. Il “nove” canadese è pronto a far parlare ancora il suo fiuto da goleador e la sua abilità nel far girare la squadra, dimostrando che, per la Juventus, lui è ben più di un semplice centravanti: è una certezza.



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