LA SCHEDA – EDON ZHEGROVA: GIOCATE DI ALTISSIMA SCUOLA, INVENTIVA E IMPREVEDIBILITÁ PER SERVIRE LA JUVENTUS
Di Stefano Dentice
Fuoco e fiamme da parte della Juventus,
nella persona del direttore generale Damien Comolli, nelle ultime ore di
mercato. Lo scatenato dirigente transalpino, infatti, ha piazzato un altro
colpaccio: Edon Zhegrova è ufficialmente un giocatore della Juve.
Il nuovo acquisto di Madama, giunto dal Lille, ha siglato un
contratto quinquennale che lo legherà ai colori della Vecchia Signora.
Nato a Herford (Germania) il 31
marzo 1999, ma kosovaro con cittadinanza albanese, Edon Zhegrova è schierabile
da esterno alto, trequartista esterno, sottopunta e addirittura da quarto di
centrocampo, indifferentemente a destra o a sinistra, in tutti i moduli che
prevedono l’utilizzo del tridente, del trequartista e di una linea mediana
composta da quattro uomini. Mancino purissimo, 1,81 x 66 kg, l’ex calciatore
del Lille è letteralmente devastante nell’uno contro uno, anche quando è
raddoppiato, triplicato, quindi costretto a dribblare in un fazzoletto. Il suo
sinistro dolcissimo “canta”, prende gli «acuti» e il «DO di petto», piede
mancino con cui manda ai matti il suo diretto avversario grazie a una tecnica
individuale di pregevole fattura. Calcia con potenza e precisione, anche dalla
distanza, con una nonchalance impressionante; trovando sovente la via del gol.
Le sue accelerazioni palla al piede fanno accapponare la pelle, scatti fulminei
attraverso cui incute terrore alle difese avversarie. Capace di fornire assist
illuminanti per i suoi compagni, Zhegrova è anche molto abile nel girarsi con
rapidità spalle alla porta, per poi spingere palla a velocità elevata
soprattutto negli ultimi 30-35 metri.
Dunque, un esterno
alto/trequartista in grado di fare davvero la differenza, in possesso di
qualità tecniche dall’inestimabile valore. L’unico punto interrogativo è
relativo alla sua tenuta fisica, poiché nella scorsa stagione ha avuto
serissimi problemi agli adduttori che hanno fortemente condizionato le sue presenze
con la maglia de “I Mastini”.
Ma adesso si è ristabilito ed è
pronto a portare il suo contributo che, per Igor Tudor e i suoi, sarà
fondamentale in termini di qualità tecnica nel corso della lunga stagione
bianconera. Zhegrova scalpita già, ferve per infiammare il suo mancino che, sul
rettangolo verde, si trasforma in un magico pennello con cui dipinge calcio.



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