L’ANALISI – JUVENTUS: A MERCATO CHIUSO, LA ROSA A DISPOSIZIONE DI TUDOR È SICURAMENTE COMPETITIVA

 


Di Stefano Dentice

I riflettori del mercato estivo si sono spenti. I giochi sono fatti. E la Juventus del nuovo corso dirigenziale targato Comolli-Chiellini-Modesto, con il direttore generale francese a orchestrare tutte le operazioni in entrata e in uscita, non si è fatta trovare impreparata.

Conceição (acquistato a titolo definitivo dopo la scorsa stagione in prestito dal Porto), David, João Mário, Zhegrova e Openda i volti nuovi presenti alla Continassa. Mbangula, Alberto Costa, Weah, Douglas Luiz, Tiago Djaló, Arthur, Savona e Nico González gli ormai ex calciatori della Juve.

Ventisei, a mercato terminato, i giocatori a disposizione di Igor Tudor, con un mix di quantità, qualità, velocità, fisicità, atletismo, personalità e leadership che lascia ben sperare per l’immediato futuro.

Di Gregorio e Perin, fra i pali, rappresentano due certezze per l’allenatore croato. Gatti, Bremer, Kelly, Kalulu, Rugani e Cabal (quando sarà abile e arruolabile), in difesa, sono sei elementi di sicura affidabilità, carattere e carisma per l’ex tecnico della Lazio, eccezion fatta per Lloyd Kelly e Daniele Rugani che, seppur lontani anni luce dall’essere due fenomeni, possono comunque risultare utilissimi alla causa bianconera nel trio arretrato del 3-4-2-1 attualmente schierato dal mister di Spalato. A guidare la linea difensiva, ça va sans dire, il ritrovato e rigenerato Gleison Bremer, vitale come l’ossigeno per i suoi compagni.

Guardando al centrocampo, momentaneamente a 4, João Mário, Locatelli, Thuram, Cambiaso, McKennie, Koopmeiners, Miretti e Kostić sono sinonimo di tecnica, senso tattico, fisicità, corsa, poliedricità tattica ed esperienza. Senza dimenticare il 2006 Adžić che, con un lavoro tattico oculato e mirato, potrebbe trasformarsi da trequartista in un’eccellente mezz’ala di possesso/verticale da collocare nel centrosinistra della mediana a 4. Una spanna su tutti, in questo novero di centrocampisti, senza alcun dubbio Khéphren Thuram, giocatore che al momento è fra i migliori al mondo nel suo ruolo.

Dulcis in fundo, l’attacco. Conceição, David, Yıldız, Zhegrova, Vlahović e Openda sono un’esplosione di tecnica, velocità, fantasia, imprevedibilità, senso del gol e forza fisica. È proprio il reparto avanzato la zona in cui Comolli è intervenuto maggiormente, con più decisione, specie dopo aver corteggiato e inseguito Kolo Muani, poi accasatosi al Tottenham. Sei elementi di valore assoluto che, se al 100% della forma fisica e mentale, possono davvero fare la differenza.

Conceição, Yıldız, Zhegrova e Openda, per caratteristiche tecniche, sono calciatori in grado di far saltare il banco, sparigliare le carte e risolvere le partite con giocate di pregevolissima fattura. David e il «rinsavito» Vlahović, proprio imbeccati dai piedi fatati dei quattro esterni/trequartisti appena menzionati, possono veramente mettere in moto quell’infernale macchina da gol che tutti i tifosi bianconeri, trepidanti, si aspettano.

Da un mercato inizialmente in sordina, a un mercato scoppiettante sul filo del rasoio, è un attimo.

Questa Juve è competitiva, ha assottigliato il gap con Napoli e Inter, costruendo un organico di tutto rispetto, di alto livello, che tranquillizza il popolo juventino.

Osservando complessivamente la rosa, la scalata verso lo scudetto resta comunque molto faticosa. Ma da oggi, con ogni probabilità, almeno meno ripida.

 

 

 

 

 


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