DARIO GHIRINGHELLI: «LA JUVE DEVE SVOLTARE CON UNA SERIE DI PRESTAZIONI POSITIVE COME QUELLA CON IL REAL MADRID»
Di Stefano Dentice
Brillante conduttore dei programmi Tutta la Juve che Vuoi e Colpo Gobbo su Radio Bianconera, del format L’Oggetto del Desiderio su JLand TV, nonché attento e puntuale osservatore del mondo Juventus, Dario Ghiringhelli analizza il momento che sta attraversando la Vecchia Signora.
Osservando la stretta attualità, la Juventus di Igor Tudor è reduce da due sconfitte: il 2-0 di Como, con una prestazione di scarsissimo livello, e l’1-0 del “Santiago Bernabeu”, in Champions, contro il Real Madrid, in cui i bianconeri hanno offerto una buona prova al cospetto di un avversario nettamente superiore sotto tutti i punti di vista. Proprio alla luce del match in Spagna, che Juve ti aspetti domani sera all’Olimpico di Roma con la Lazio dell’ex Sarri?
«Ho provato a rispondere a questa domanda martedì, prima che si giocasse la partita di Madrid, sostenendo che il match di domenica sarebbe stato figlio di quello del Bernabeu. E visto, appunto, la buona prestazione al cospetto dei Blancos, con la Lazio mi aspetto una continuità almeno nell'atteggiamento, perché la Juve di Como perde ovunque, quella di Madrid può togliersi e farci togliere tante soddisfazioni».
La sfida in terra romana e quella successiva all’Allianz Stadium di Torino con l’Udinese, in programma mercoledì 29 ottobre, credi possano rappresentare una sorta di definitivo banco di prova per Tudor?
«Forse non nell'immediato. Credo che si voglia provare a dare a Tudor la possibilità di dimostrare che la questione del calendario non era una scusa ma una realtà. Oggettivamente questa Juventus non può vincere ovunque e con chiunque, ma con un po' di prestazioni positive potrebbe entrare in un buon trend di umore e risultati».
A proposito dell’allenatore croato, tu ritieni che lui sia il maggiore responsabile di questo avvio di stagione tutt’altro che brillante da parte della Vecchia Signora?
«No, affatto. Sicuramente ha commesso degli errori, a volte di formazione, talvolta di intransigenza tattica, ma se David, Vlahović o Openda si mangiano i gol davanti alla porta vuota o quasi, con Villareal e Real, non è colpa sua, per cui oggi staremmo parlando di tutt'altro. E la rosa non è davvero all'altezza del passato, peggio che mai senza Bremer».
Focalizzando invece l’attenzione proprio sui calciatori, al momento, chi ti sta deludendo di più e chi ti sta convincendo?
«Mi stanno deludendo gli attaccanti, soprattutto David. Openda, a parte contro la Juve l'anno scorso, non lo avevo quasi mai visto, quindi non posso parlare di delusione. Su Jonathan David, invece, avevo e ho ancora enormi aspettative. La mia speranza è che con qualche partita consecutiva possa prendere confidenza col nostro campionato e sbloccarsi. Direi che mi sta convincendo Yıldız. Può essere banale, ma a parte le ultime gare in cui è sembrato veramente stanco, a 20 anni sta sfornando prestazioni di altissimo livello e con doti di trascinatore che, nel tempo, saranno sempre più importanti».
Ponendo l’accento sulla condizione fisica e atletica di Locatelli e compagni in questo periodo, pensi che l’arrivo di Darren Burgess, nuovo Director of Performance, possa essere un aiuto determinante per migliorare le prestazioni della squadra?
«Quello che manca adesso alla Juve è la continuità nella prestazione per tutta la partita. I bianconeri giocano un tempo, il primo o il secondo, o un pezzo e un pezzo. Bisogna aumentare l'autonomia nei novanta minuti. Se poi Burgess riesce a farli infortunare meno, o rientrare più in fretta, è anche meglio».
Proiettandosi invece al futuro, a tuo parere la Juventus potrà centrare almeno il quarto posto senza troppi patemi d’animo?
«Credo che lo scopo di quest'anno sia questo: arrivare in Champions senza dover per forza vincere tutte le ultime partite rischiando ogni gara. È fondamentale per porre le basi in modo tale da continuare a crescere e far sì che sia davvero l'anno zero e il prossimo sia finalmente l'anno uno. Poi bisognerebbe provare a stare lì, perché al momento nessuno ha ancora allungato e a marzo potrebbero esserci scenari importanti. Certo, la Juventus deve svoltare in fretta per fare discorsi di questo tipo».
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