DOUGLAS LUIZ: TALENTO IN EUROPA, SCARTATO A TORINO
Di Filippo Vagli
Douglas Luiz, il
brasiliano classe 1998, è finalmente tornato alla ribalta col Nottingham Forrest,
tanto da essere stato eletto migliore in campo dalla UEFA nel match di Europa
League che gli inglesi hanno giocato ieri contro i lusitani del Porto, dimostrando
tutto il suo talento e la stoffa da protagonista che avevo già intuito l’anno
prima, quando lo seguivo in Premier League. Ricordo bene quanto mi avesse
colpito la sua tecnica e visione di gioco, qualità che facevano di lui un
centrocampista completo, capace di incidere nei momenti difficili. Poi arrivò
Torino, e con esso un trattamento ben diverso. Il "pensatore" di Sao
Bernardo do Campo, arrivato a Torino in pompa magna, non avendolo scelto, iniziò
fin dal primo allenamento ad inscenare una vera e propria guerra contro di lui.
Una gestione quantomeno singolare, visto che Douglas Luiz non ha mai ricevuto
una reale chance di esprimersi a dovere sotto la sua guida. L'ultima estate c’è
stata la definitiva bocciatura: Douglas è stato cacciato con ignominia, quasi
come uno scappato di casa, uscendo di scena in modo amaro e ingiustificato. E
oggi? Il centrocampo della Juventus, privato di un talento come il brasiliano,
si ritrova ad affidarsi a giocatori di modestia tecnica che paradossalmente
sembrano più adatti a squadre di bassa classifica che a una realtà ambiziosa
come quella bianconera. Davvero una scelta lungimirante... anzi, proprio il
contrario.



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