JUVENTUS: DAL RISANAMENTO ALLA RINASCITA, IL NUOVO CORSO SOCIETARIO PRENDE IL VIA
Di Filippo Vagli
Il nuovo corso
societario della Juventus sta prendendo forma, e sta segnando la fine di una
lunga fase di emergenza per il club bianconero. Con il Consiglio di
Amministrazione attuale prossimo alla scadenza, si chiude una stagione
complicata, caratterizzata da pesanti battaglie giudiziarie su più fronti —
sportivo, Consob e penale — e un dissesto economico da risanare. In questo
contesto, il lavoro di Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino è stato
fondamentale, sebbene poco visibile e privo dell’entusiasmo che solo le
vittorie sportive possono regalare ai tifosi. La conferma di Ferrero come
Presidente conferma il ruolo chiave del commercialista torinese nella gestione
finanziaria e diplomatica del club; il suo approccio riservato ma efficace ha
contribuito a rafforzare la solidità del bilancio e a gestire al meglio i
rapporti esterni. Scanavino, al contrario, lascia la Juventus, probabilmente
per assumere nuove responsabilità nell’universo Exor. La sua gestione, pur
controversa, è stata utile per stabilizzare la nave in acque tempestose e
prepararne la ripartenza. La consegna delle “chiavi” a Damien Comolli arriva in
un momento in cui il nuovo amministratore delegato eredita una società che ha
messo nel serbatoio una consistente riserva di carburante finanziario: un bond
da 150 milioni e un imminente aumento di capitale. Strumenti che rappresentano
il carburante necessario per accelerare la ricostruzione tecnica e impostare
una stagione vincente, con l’obiettivo di riportare la Juventus a dominare il
campionato italiano e fare bene in Europa. Il rinnovo del Consiglio di
Amministrazione assume quindi un valore non solo simbolico ma anche strategico
dal momento che sancisce la definitiva uscita da un periodo tra i più complicato
nella storia del club e l’avvio di un nuovo cammino di crescita. Il ruolo del
CdA nel calcio moderno è certamente importante, ma rimane sempre subordinato ai
risultati sul campo, e Comolli lo sa benissimo. Il dirigente francese avrà a
disposizione mezzi economici e tempo per rifondare, ma non dovrà mai
dimenticare che sotto la Mole la pressione dei risultati è pressante. Il
segnale più chiaro di questo impegno arriva da John Elkann, presidente di Exor,
che conferma il suo sostegno con l’imminente versamento di 85 milioni di euro,
ribadendo così la vocazione ultracentenaria della sua famiglia al progetto
Juventus. Inoltre, nuove prospettive si aprono anche sul fronte tecnologico e
innovativo: è viva l’attenzione verso il mondo delle criptovalute grazie a Paolo
Ardoino, la cui esperienza e visione potrebbero rappresentare un valore
aggiunto nel medio-lungo termine, anche se le potenzialità restano per ora
tutte da esplorare. Il nuovo corso societario della Juventus si presenta dunque
come una sfida a più livelli: consolidare la stabilità economica, rilanciare la
competitività sportiva e innovare con strumenti moderni per tornare a essere un
punto di riferimento in Italia e in Europa. La Juventus guarda al futuro con
rinnovata energia, sotto la guida di un management chiamato a far convivere
pragmatismo e ambizione, al servizio di una tifoseria che, in fondo, sogna
sempre di più.
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