LE STRATEGIE DI MERCATO DELLA JUVENTUS DOPO L'INFORTUNIO DI GLEISON BREMER: RUOLI E TECNICISMI
Di Filippo Vagli
L’infortunio di Gleison Bremer ha imposto alla Juventus una revisione immediata e pragmatica della propria strategia difensiva in vista del mercato di gennaio. Piuttosto che intervenire con un nuovo acquisto per il ruolo di centrale di difesa, il club sembra orientato a valorizzare e stabilizzare la presenza di Pierre Kalulu nel suo ruolo naturale di difensore centrale. Questa scelta risponde all’esigenza, sempre più evidente nel calcio moderno, di avere giocatori nel proprio ruolo specifico per massimizzare rendimento e coesione tattica. Kalulu, fino ad oggi spesso impiegato come adattato sulla fascia destra, tornerà ad occupare stabilmente il ruolo di braccetto di destra nel cuore della difesa bianconera. La Juventus, a seguito di questa ridefinizione, punterà quindi a colmare il vuoto sulla fascia destra, ingaggiando un esterno specializzato nella gestione dell’intera fascia. Si profilano nomi di profili dinamici e abili nel gioco verticale e nell’equilibrio tra fase difensiva e offensiva come Nahuel Molina, Jonathan Clauss, Brooke Norton-Cuffy e Arnau Martinez. Questi profili rappresentano modelli di esterni completi, capaci di garantire corsa, copertura e cross di qualità, fondamentali nell’attuale schema di gioco juventino. Un’ulteriore opzione rimane Leonardo Guerreiro: in questo scenario, Cambiaso verrebbe spostato stabilmente sulla fascia destra, ruolo che ha già ricoperto con la nazionale, fornendo così soluzioni di qualità e duttilità in organico. A livello difensivo, la rotazione sarà affidata a Gatti, Rugani, Kalulu e Kelly nei tre posti di difensore centrale, in attesa del recupero di Cabal e naturalmente di Bremer, il cui ritorno resta una priorità per la solidità difensiva storica della squadra. Questa strategia di puntare su più pedine per ruoli precisi e non su adattamenti riflette un approccio metodico volto a minimizzare i rischi di eccessiva frammentazione di ruolo e a favorire la fluidità tattica e la continuità di rendimento. Una visione di mercato calibrata, che punterebbe su un bilanciamento fine tra risorse interne e nuove conquiste esterne, con un occhio di riguardo alla specializzazione dei ruoli che rappresenta ormai una chiave imprescindibile per il successo nelle competizioni di alto livello.
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