MIRETTI E LA JUVE: NON IL SALVATORE, MA L’OCCASIONE DA NON PERDERE

 


Di Filippo Vagli

Fabio Miretti non potrà certamente rappresentare il salvatore della patria per la Juventus. Diamo subito un taglio netto ad ogni aspettativa fuori luogo. La Juve ha bisogno di molto più di un singolo talento giovane per risollevarsi, soprattutto in mezzo al campo. Tuttavia, l’esperienza maturata al Genoa ha rappresentato per Miretti un vero e proprio banco di crescita. Nelle file del Grifone, sotto l’attenta guida di Patrick Viera, il classe 2003 originario di Pinerolo, ha guadagnato quella consapevolezza, quel carattere e quella concretezza che gli mancavano, diventando più maturo e pronto ad affrontare responsabilità importanti. Quando era nel settore giovanile bianconero, tutti scommettevano su di lui come su uno dei nuovi crack del calcio italiano, considerando il suo talento puro. Eppure, nonostante un minutaggio notevole alla sua età – ben 83 in Serie A – qualcosa nella sua evoluzione si è inceppato. Lo stop forzato da infortuni e qualche difficoltà tattica hanno rallentato la sua crescita, impedendogli di raggiungere i livelli che sembravano alla sua portata solo qualche anno fa. Questa stagione, però, potrebbe davvero essere quella buona per finalmente dimostrare il suo valore e consacrarsi da vero giocatore di Juventus. L’estate scorsa un passaggio al Napoli sembrava cosa fatta, ma un infortunio ha fatto saltare tutto. Forse, quella battuta d’arresto è stata il vero “sliding doors” della sua carriera: un ostacolo che potrebbe rivelarsi la spinta decisiva per diventare protagonista nei prossimi anni con la maglia bianconera. In un centrocampo numericamente ridotto, la Juve ha bisogno di forze fresche, idee nuove e capacità di verticalizzare come quelle che Miretti può offrire. Per Tudor, finalmente si apre una carta in più da giocare, un’alternativa valida per un reparto ora decisamente corto. Non parliamo di un miracolo, ma di un’opportunità concreta per un ragazzo che, a 22 anni, ha già dimostrato di poter essere una pedina interessante per il presente e il futuro bianconero.


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