FABIO MIRETTI E LA SFIDA TATTICA DI SPALLETTI ALLA JUVENTUS

 


Di Filippo Vagli

Luciano Spalletti, noto per il suo approccio innovativo e la capacità di reinventare i propri giocatori, sta valutando un’importante rivalutazione tattica per Fabio Miretti. Il centrocampista piemontese, attualmente chiuso dai vari Thuram, McKennie, Locatelli e Koopmeiners, potrebbe essere trasformato in un regista davanti alla difesa, ruolo chiave nel sistema di gioco del tecnico di Certaldo. L’esperimento preliminare è stato osservato negli ultimi minuti della partita di Champions League contro lo Sporting, dove Miretti è stato schierato come playmaker basso, un posizionamento che richiede qualità di visione, gestione dei tempi e capacità di dettare il ritmo del gioco, caratteristiche già evidenti nel giovane. Spalletti mira a dotare la sua Juventus di un centrocampo più fluido e dinamico, con una struttura variabile tra il 3-5-2 e il 4-3-3 che possa sfruttare al meglio le doti di Miretti. Sul piano tattico, l'impiego di Miretti come regista davanti alla difesa richiede lo sviluppo di una serie di competenze specifiche: controllo orientato in fase di ricezione, capacità di verticalizzazione immediata e gestione delle coperture difensive. Questa posizione si pone come fulcro del gioco bianconero, garantendo sia un filtro efficace in fase passiva sia l’avvio di azioni manovrate con precisione. Sotto la guida di Spalletti, Miretti sarà inoltre chiamato a migliorare l’abilità nel pressing e nell’anticipo, componenti essenziali per il centrocampo moderno. Altra pista tattica contemplata è l’impiego di Miretti come trequartista o sottopunta nel tradizionale 4-2-3-1, dove la sua capacità di inserimento e l’intelligenza nel gioco senza palla potrebbero creare spazi e supportare l’attaccante centrale. Qui, il ragazzo potrebbe sfruttare le sue doti offensive già dimostrate, pur mantenendo un piede nel gioco di costruzione. Il percorso di crescita tattica di Miretti passa inevitabilmente per un’evoluzione fisica e mentale: dovrà acquisire maggiore solidità in interdizione e capacità di lettura anticipata delle situazioni, elementi necessari per sopperire alle esigenze di un ruolo così delicato e strategico. In attesa della finestra di mercato di gennaio, Spalletti lavorerà personalmente sul ragazzo alla Continassa, rispendendo al mittente proposte di prestito da club di Serie B come Parma e Pisa che da tempo lo seguono. Il progetto è chiaro: forgiare un centrocampista che non soltanto risponda alle esigenze tattiche attuali, ma che possa rappresentare un punto di equilibrio e una fonte di creatività nel centrocampo juventino per le prossime stagioni. Se Miretti riuscirà a integrarsi nel ruolo di regista basso o di sottopunta in un 4-2-3-1, la Juventus potrebbe mettere a segno una nuova importante “Spallettata”, quella capacità unica del tecnico di Certaldo di valorizzare e trasformare i propri interpreti in pedine tattiche imprescindibili.

 

 


Commenti