JUVE, TRA PASSI AVANTI E REALTÀ: COSA MANCA DAVVERO ALLA SQUADRA DI SPALLETTI

 


Di Filippo Vagli

La Juventus di Luciano Spalletti, con il successo in Champions League contro il Bodo/Glimt, ha mostrato segnali di ripresa. Tuttavia, non basta ancora per parlare di una squadra pronta a lottare seriamente per lo scudetto o per confermarsi ai livelli più alti del calcio italiano ed europeo. Nella sua prima conferenza stampa il tecnico di Certaldo ha voluto lanciare un messaggio forte, indicando la Juve come una squadra che deve porsi tra le candidate principali alla vittoria del campionato. Una dichiarazione che ha squarciato l’aria di prudenza tipica degli ultimi anni, svelando la volontà di tornare grandi, orgoglio storico che il club non può ignorare. I numeri però raccontano una realtà diversa: dopo dodici giornate i bianconeri inseguono la vetta con un distacco di sette punti, e la classifica della Champions vede la Juve appesa a un filo per la qualificazione agli ottavi. Nel campionato, inoltre, la rincorsa a un piazzamento che garantisca la Champions del prossimo anno si è fatta complicata, con la squadra al settimo posto e distante quattro punti almeno dalle zone europee più prestigiose. Spalletti è stato chiarismo: la Juventus deve crescere, e non solo sotto il profilo fisico, ma soprattutto mentale. La mentalità – quella che ha fatto la differenza per le grandi Juve del passato – è ancora lontana dall’essere ritrovata pienamente. Il tecnico è consapevole che la strada è lunga e che alla base ci deve essere un cambio di passo, anche tattico. L’occasione per invertire la rotta arriva con un calendario fitto e impegnativo: partite in campionato che includono lo scontro diretto con squadre come Napoli, Roma e Cagliari, oltre alle gare chiave della Coppa Italia e della Champions. Questi appuntamenti saranno la cartina di tornasole per capire se la squadra è pronta a invertire il trend e a ritrovare quella fame necessaria per competere ai massimi livelli. Il mercato di gennaio, pur legato alle restrizioni del Fair Play Finanziario, potrebbe offrire qualche innesto strategico per rinforzare una rosa che appare ancora incompleta rispetto agli obiettivi dichiarati. Una Juve, quella di Spalletti, che ha messo dietro le spalle qualche ombra, ma la vera svolta deve ancora arrivare. Serve convinzione, continuità e quel salto mentale capace di trasformare una buona squadra in una candidata reale per vincere.


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