Spalletti e la Juventus: il mese decisivo per segnare la svolta

 


Di Filippo Vagli

Dopo un avvio di stagione fra alti e bassi, Luciano Spalletti guarda con determinazione al prossimo mese, decisivo per dare una vera svolta alla corsa della Juventus in campionato. Il tecnico toscano deve ora riempire la sua “scatola” con gli ingredienti giusti per rilanciare i bianconeri, cancellando il rischio di trovarsi risucchiati nella mediocrità. Il calendario prenatalizio offrirà un crocevia fondamentale: dopo la sfida alla Juventus contro il Cagliari allo Stadium, arrivano appuntamenti complessi contro Napoli, Bologna e Roma. Sono date da bollino rosso, veri “tornanti” nella corsa verso la Champions e, perché no, anche per osare sognare lo scudetto, come lo stesso Spalletti ha ammesso nella sua prima conferenza stampa. Al centro del progetto c’è la necessità di ritrovare brillantezza e continuità, soprattutto in mezzo al campo. Khéphren Thuram, che all’inizio era stato un punto fermo, sembra aver perso energia e brillantezza. È compito di Spalletti restituire al giovane centrocampista quella luce che a volte sembra ingolfata, per dare un nuovo slancio al motore bianconero. In questo senso, lo sviluppo di Fabio Miretti assume un ruolo chiave. Rientrato da un periodo difficile per infortuni, Miretti è ora pronto a prendersi lo spazio che gli compete. Il feeling con l’allenatore cresce giorno dopo giorno, e la sua esplosione può davvero sconvolgere gli equilibri della squadra, offrendo a Spalletti un jolly tattico in più da giocare. Un altro elemento da non sottovalutare è la conferma di Teun Koopmeiners, che in Norvegia ha dimostrato maturità e capacità di alzare il ritmo della manovra da regista. Su un campo sintetico impegnativo, l’olandese ha fatto un passo avanti importante che può rivelarsi decisivo nei prossimi impegni. Spalletti sa anche che per riuscire a sostenere il ritmo di un torneo così serrato serve un turnover attento e funzionale. La trasferta in Norvegia ha messo in evidenza la necessità di dosare le energie per mantenere freschezza e concentrazione. In attacco, la competizione è accesa: Openda e David stanno ritrovando il feeling con il gol, elementi utili a supportare Vlahovic, la punta di riferimento su cui puntare per dare quella spinta decisiva. Il rilancio della fase offensiva passa anche dalla creatività di Zhegrova, il cui calcio ispirato e leggero può illuminare la manovra bianconera in momenti chiave. Infine, la piccola grande sorpresa positiva arriva dall’inatteso Kenan Yildiz, che con la sua imprevedibilità ha saputo imporsi anche nelle condizioni più avverse, regalando un sorriso a Spalletti e una nuova speranza ai tifosi. Il tecnico di Certaldo non si illude, ma non perde la fiducia: «Quando ti trovi davanti un osso da mordere, non bisogna lasciarlo andare». La sfida con il Cagliari sarà un test importante, da cui far partire la marcia verso una conclusione di stagione capace di riscrivere i pronostici. In fondo, la Juventus deve ricostruire e consolidare ogni giornata, perché nel calcio moderno non esistono pause: i piccoli dettagli fanno la differenza tra il semplice arrivare e il vincere.


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